Turismo culturale, mai come nel 2019 a Macerata. Con quasi 60.000 accessi alle strutture l’anno appena trascorso fa segnare il record di visitatori richiamati in città dal patrimonio artistico-culturale, dagli eventi e dalle mostre ospitati dalla rete dei musei civici
Un +18,75% rispetto al 2018 quando furono 48.428, cifra in ogni caso considerevole se riferita alla ripartenza post-sisma. Nel 2017, infatti, la rete museale registrò 33.720 ingressi. Da allora i visitatori sono aumentati del 56,57%.
Trend in costante e sostanziale ascesa da allora che conferma l’efficacia delle politiche amministrative incentrate alla gestione integrata delle risorse, con le grandi mostre, la card McCult, il biglietto unico, i citytour.
Elemento trainante anche la prestigiosa programmazione del 2019, anno d’oro delle mostre internazionali inaugurato con l’esposizione dedicata a “Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche” , continuato con “Bauhaus 100”, mostra-tributo alla scuola di Walter Gropius terminata lo scorso novembre per finire con la mostra “Verso l’Infinito”, chiusa ieri (3 febbraio) a Palazzo Buonaccorsi. Partirà invece domani, 6 febbraio e durerà fino al 6 marzo la mostra fotografica “One day in London” del con le opere di Nino Migliori.
Come di consueto è proprio lo scrigno dell’arte cittadina, sede delle collezioni di arte antica e moderna e del museo della Carrozza a mantenere il primato delle visite. Si è passati dalle 26.186 del 2018 alle 35.520 del 2019 con la lancetta su del 26,28%.
Significativa pure l’affluenza a Palazzo Ricci. La ricca collezione del ‘900 raddoppia le prestazioni, passando da 3.629 visitatori del 2018 ai 6.286 del 2019. Ben 42,27% in più in un solo anno, grazie alle visite guidate giornaliere.
A dare impulso al flusso di visitatori anche l’Ecomuseo di Villa Ficana, l’originale quartiere di case di terra cruda patrimonio culturale vincolato dalla Soprintendenza che attira visitatori interessati alla riscoperta delle tradizioni culturali. L’area archeologica di Helvia Recina vede l’interesse soprattutto delle scuole.
Leggera flessione per lo Sferisterio – il monumento comunque più identitario della città nell’immaginario di chi arriva – dove il flusso è stato rallentato dall’apertura del cantiere per il nuovo percorso museale in via di completamento. In questo caso si passa dai 18.607 del 2018 ai 17.792 del 2019.
Dato interessante: l’aumento delle visite di prossimità, con i marchigiani in testa alla classifica, seguiti dai visitatori del Nord, che restano fetta consistente della torta turistica maceratese. Seguono il centro e poi sud e isole. All’estero sono gli inglesi e i tedeschi a cerchiare di più Macerata nelle proprie guide, seguiti dai francesi, Paesi nordeuropei, sudamericani, statunitensi e infine dall’Asia.