Due eventi organizzati nella città “cuore” del Parco del Conero: il primo dedicato all’indimenticabile Mia Martina e la violenza psicologica, il secondo vedrà dialogare arte e psiche: un tema doloroso e complesso che ha attraversato secoli di storia umana, trovando una rappresentazione ambivalente nei capolavori dell’arte e una radice profonda nella psiche collettiva
Il Comune di Camerano, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre, organizza due iniziative di sensibilizzazione e momenti di confronto.
Venerdì 22 novembre presso la sala convegni “U. Matteucci” alle ore 21:30 ci sarà uno spettacolo teatrale dal titolo “Come un fiore raro” racconti, canzoni e video intorno a Mia Martini di e con Davide Giandrini patrocinata dalla Consulta delle Pari Opportunità di Camerano.
Lunedì 25 novembre sempre presso la sala convegni “U. Matteucci” alle ore 17:00 si terrà un dibattito dal titolo “La violenza sulle donne nei capolavori dell’arte e nella psiche umana”. Dopo i saluti istituzionali delle autorità disquisiranno sul tema Maria Gabriella Urbani e Patrizia Politano, a seguire un momento musicale con la partecipazione del soprano Martina Malatini, la pianista Silvia Ercolani e il soprano Nuria Franco, tutta la giornata è realizzata in collaborazione con le associazioni UNITRE di Camerano e Centro di Aggregazione.
“Due importanti occasioni per sensibilizzare sul tema, ha dichiarato Barbara Mori Assessore con delega a Cultura e Turismo del Comune di Camerano, in occasione del 25esimo anniversario della nascita di questa ricorrenza che è stata istituita ufficialmente nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Quella di venerdì 22 si incentrerà sulla figura di Mia Martini una delle più belle voci della musica leggera italiana. Un’artista che è stata per troppo tempo vittima di violenza psicologica da parte di molti: una forma subdola di maltrattamento, in quanto silenziosa ed invisibile che può portare a conseguenze devastanti.
Lunedì 25 rifletteremo su come arte e artisti possano esprimere con i loro lavori una denuncia sulla violenza e l’ingiustizia in maniera diretta, ma aggiungendo anche una nota di speranza con un’apposita riflessione sul tema. Opere d’arte che trattano della violenza, storie di donne violentate, oltraggiate e uccise dagli uomini. La violenza sulle donne è un tema doloroso e complesso che ha attraversato secoli di storia umana, trovando una rappresentazione ambivalente nei capolavori dell’arte e una radice profonda nella psiche collettiva. Attraverso l’arte, questa violenza è stata spesso narrata, sublimata, denunciata o, talvolta, estetizzata, diventando uno specchio delle dinamiche di potere. Un progetto finalizzato ad approfondire la tematica sensibilizzando e coinvolgendo la collettività dove l’artista può far emergere il proprio vissuto emotivo ed il messaggio sociale che desidera comunicare attraverso l’opera d’arte e, dall’altro, dove il fruitore può rivedersi in quell’opera ed avviare un processo psicologico introspettivo”.