Grazie, grazie tantissime! Dedico questa vittoria ad Ernesto Assante il mio insegnante di storia della musica al Conservatorio e voglio donare una parte del premio alle associazioni pro-Palestina; festeggiare è bellissimo ma non dobbiamo dimenticare cosa succede nel mondo” ha detto emozionata Anna Castiglia Vincitrice assoluta della XXXV Edizione di Musicultura Festival, diretta da Ezio Nannipieri.
Anna Castiglia, accompagnata alle tastiere da Simone Matteuzzi (tra i vincitori di Musicultura nel 2023) con la canzone “Ghali” si è aggiudicata i 20 mila euro del Premio Banca Macerata, grazie ai voti del pubblico dello Sferisterio delle due serate che si aggiunge al Premio per il miglior testo di 2.000 euro delle Università di Macerata e Camerino, ricevuto nella prima serata.
“La canzone è un inno alle colpe, parla, in chiave ironica, di vittime e vittimismo, della necessità di trovare sempre un capro espiatorio sul quale scaricare la colpa dei nostri insuccessi, pur di non prenderci le responsabilità e Ghali è la tipica vittima di noi cantautori, – ha spiegato la vincitrice assoluta di Musicultura.
Anna Castiglia, 25 anni di Catania, studente di chitarra classica, frequenta il conservatorio Giuseppe Verdi di Milano ed è co-fondatrice del progetto Canta Fino a Dieci, collettivo di cantautrici femminista che contrasta il gender gap nel mondo musicale. A settembre uscirà il suo primo album.
La cantautrice siciliana ha prevalso sugli altri sette artisti vincitori finalisti del Festival: Nico Arezzo di Modica con la canzone Nicareddu, De.Stradis di Bologna con Quadri d’autore, Nyco Ferrari di Milano con Sono fatto così, Bianca Frau di Sassari con Va tutto bene, Helle di Bologna con Lisou, Eugenio Sournia di Livorno con Il cielo, The Snookers di Morbegno con Guai.
Eugenio Sournia con il brano “Il cielo” si è aggiudicato La Targa della Critica di 3.000 euro intitolata a Piero Cesanelli, l’ideatore di Musicultura e direttore artistico dalla prima edizione fino al 2019, consegnata dal giornalista Paolo Giordano. L’importante riconoscimento si aggiunge al Premio PMI per miglior progetto discografico del valore di 2.000 euro ricevuto da Sournia nella prima serata di spettacolo.
La finalissima di Musicultura, condotta brillantemente dall’inedita coppia Paola Turci, al suo debutto come co-conduttrice e Carolina di Domenico, ha visto l’esibizione di tanti ospiti nel maestoso palcoscenico dello Sferisterio di Macerata.
Paola Turci si è esibita insieme agli otto vincitori finalisti con la canzone “La casa in riva al mare”, il brano di Lucio Dalla che ha dato il titolo ad uno speciale riconoscimento di 2.000 euro andato a Helle. Un premio decretato da una giuria di detenuti della Casa di reclusione di Barcaglione di Ancona, impegnati in un percorso laboratoriale musicale del Festival. Grazie ad un permesso speciale, Gaetano Laudano e Davide Ciancaleoni, in rappresentanza della giuria della Casa di reclusione, hanno consegnato il premio a Helle sul palcoscenico dello Sferisterio. Un’importante iniziativa di integrazione culturale per la rieducazione e il reinserimento del detenuto, promossa dal Garante dei diritti della persona della Regione Marche Giancarlo Giulianelli.
Nada,con la sua voce versatile e potente ha offerto i brani “Senza un perché”, “Stasera non piove”, “In mezzo al mare” e “Luna in piena”.
L’attrice e cantante Carlotta Proietti ha omaggiato Gabriella Ferri, a 20 anni dalla sua scomparsa, con l’interpretazione de “Il valzer della toppa” e a sorpresa con Paola Turci è nato sul palco il duetto tutto romano con la celeberrima “Tanto pe’ canta’”.
Gran finale del Festival 2024 con Enzo Avitabile a cui è stata consegnata l’Onorificenza per Alti Meriti Artistici dal Rettore dell’Università di Macerata John Mc Court e dal delegato del Rettore dell’Università di Camerino Daniele Tomassoni.
“Da vent’anni faccio parte della famiglia di Musicultura, ne sono onorato e voglio ringraziarla per tutto ciò che ha fatto e farà per la musica” così Enzo Avitabile ha aperto la sua esibizione sulle note di “Don salvatò” un brano che l’artista ha dedicato a Mina. Ha proseguito con “Maronna Nera”,“Tutt’ egual song’e criature”, “Thalassa cardia” e il travolgente Salvamm’ o munno” con le percussioni delle botti e dei tini dei Bottari di Portico. Enzo Avitabile ha chiuso il viaggio tra le radici della tradizione napoletana e le influenze del mondo, con “Aizamm na mana” trascinando il gremito pubblico dello Sferisterio in un ballo collettivo liberatorio.
Tra gli ospiti della finalissima Alessandro Bianchi ha portato a Musicultura Lesc Dubrov, l’inesistente presidente della Commissione lavoro ed etica dell’Unione Europea, grigio burocrate dell’Est Europa sabotato e beffato dal suo sottopagato traduttore.
La serata del Festival, in diretta su Rai Radio 1, ha visto anche gli interventi dalla Stazione Bus di Rai Radio 1 di Marcella Sullo, Duccio Pasqua e John Vignola.
“E’ stata un’edizione artisticamente parlando radiosa, con un pubblico partecipe e attento, che ha mostrato di apprezzare molto l’ampia gamma di stili e personalità che sia i vincitori del concorso, sia gli ospiti hanno espresso sul palco” ha commentato il direttore artistico Ezio Nannipieri a fine serata.