5 OTTOBRE | ORE 21
PESARO | CHIESA DELL’ANNUNZIATA
WunderKammer Orchestra
CONCERTO BELCANTO
Concerto conclusivo del corso organizzato da WunderKammer Orchestra nel progetto Atelier Belcanto. Il corso tenuto da Alessandra Rossi e Bruno de Simone, entrambi docenti di fama internazionale, prevede lo studio e la preparazione tecnica, vocale e interpretativa di alcune arie d’opera scelte dall’allievo. La WunderKammer Orchestra è una associazione musicale senza fini di lucro, è stata costituita nel gennaio 2017 con lo scopo di offrire un insieme integrato di servizi riguardanti la valorizzazione di tale patrimonio artistico nell’ambito del sistema educativo, dell’istruzione e della società e di promuovere, organizzare e gestire ensemble strumentali e vocali, orchestre, cori e laboratori”, come recita lo Statuto. Uno strumento di comunicazione completo, che si avvale di un’ensemble come rinnovato “meccanismo” per meglio interagire con la società e il territorio.
6 OTTOBRE | ORE 17
PESARO | TEATRO SPERIMENTALE
Andar per fiabe
Garalli Sound Project
CATERINA CAMMINA CAMMINA
Insieme Musicale Garilli Sound Project
illustrazioni in tempo reale Emanuela Bussolati
voce recitante Alessia Canducci
Le avventure di Caterina e il suo viaggio esperienziale in un mondo fantastico vengono proposte con il consueto intreccio di musiche originali composte da Elisabetta Garilli appositamente per lo spettacolo e interpretate dal Garilli Sound Project, illustrazioni prodotte dal vivo da Emanuela Bussolati e narrazione, interpretata qui magistralmente da Alessia Canducci. Il racconto ci conduce in un mondo magico, fatto di rime, giochi, incontri con personaggi sensazionali, in una lunga e sorprendente passeggiata nella quale non si potrà fare a meno di farsi coinvolgere, seguendo ritmi, suoni, movimenti.
6 OTTOBRE | ORE 17
SAN SEVERINO MARCHE | TEATRO FERONIA
Aida Studio
COSÌ FAN TUTTE
ideazione Elena Marazzita
testo di Bianca Melasecchi
con Fabrizio Bentivoglio
e il quartetto d’archi del Maggio Musicale Fiorentino
Con questo reading Fabrizio Bentivoglio, tramite il personaggio di Don Alfonso (il ‘basso buffo’ dell’opera mozartiana sul libretto di Lorenzo Da Ponte), porta in scena lo stretto legame tra Strehler e Mozart tirando le fila della drammaturgia come se fosse quel regista demiurgo che Strehler voleva in scena. Si racconta al contempo un’opera amaramente comica, destabilizzante, complessa e a tratti straniante. L’ambiguità della trama ci porta ad anticipare un tema tutto novecentesco: la difficoltà nell’individuare la linea di confine tra finzione e realtà, dando la possibilità agli spettatori di interrogarsi sulla loro vita quotidiana, sulle loro maschere e ipocrisie. La morale per giunta è esplicitamente pessimista: non c’è possibilità di miglioramento e di redenzione per l’essere umano, uomo o donna che sia. Così fan tutti. Ingannano, sono poco affidabili, deludono, si prendono gioco del prossimo, affrontano le cose con superficialità, sono venali e pieni di amor proprio. Cosa c’è di più attuale di questo? In fondo forse Mozart e Da Ponte avevano ragione: gli uomini non cambiano mai!
11 OTTOBRE | ORE 21
SENIGALLIA | TEATRO LA FENICE
12 E 13 OTTOBRE | SAB ORE 20.30; DOM ORE 17.30
ASCOLI PICENO | TEATRO VENTIDIO BASSO
NoGravity Theatre
DIVINA COMMEDIA
Dall’Inferno al Paradiso
una creazione di Emiliano Pellisari
coroegrafie Mariana Porceddu
musiche world, etnotech, classica
costumi Noemi Wolfsdorf
con sei danzatori-acrobati
Dalla trilogia di Dante uno spettacolo mozzafiato, un classico della #NoGravity in cui i danzatori sfidano le leggi gravitazionali in straordinarie immagini che sorgono dal buio. Un’esperienza in cui tutto appare come in sogno, dalla portentosa porta degli inferi, architettura di corpi in mutazione perpetua, alle circonvoluzioni sussultorie dei dannati che si scuotono nell’aria, alle leggere e suadenti poesie visive del paradiso, simbolo di bellezza e armonia. Il teatro dell’incredibile per antonomasia vi invita ad un viaggio dell’anima. Divina Commedia, dall’Inferno al Paradiso è uno spettacolo che riunisce in sé sette anni di lavoro di ricerca e tre singoli spettacoli – Inferno, Cantica, Paradiso – ora insieme in un continuum organico, al pari delle tre parti della Commedia Dantesca. L’Inferno, nella sua durezza, nella sua crudeltà, nei suoi racconti di dolore ed espiazione, è indagato con un linguaggio puramente corporeo, percorso sciamanico, viaggio iniziatico alla ricerca della consapevolezza liberatoria. Lo spazio di azione dei dannati è uno spazio oscuro, vuoto, costruito architettonicamente dal corpo scultureo dei danzatori, per il quale Emiliano Pellisari, autore, regista e creatore della NoGravity, è stato definito da una delle voci più importanti del teatro italiano, Vittoria Ottolenghi, “architetto del corpo umano”. Le sorprendenti figure infernali si compongono come d’improvviso, frutto di coreografie originali e misteriose di Mariana Porceddu, coreografa della compagnia dal 2008, davanti agli occhi sorpresi degli spettatori Il mondo del Purgatorio si distingue da quello infernale per la forte connotazione mistica e per la naturalezza della rappresentazione. Il passare dal giorno alla notte scandisce il ritmo del viaggio ultramondano inserendo elementi della vita umana quotidiana, si evidenzia l’aspetto psicologico del carattere personale. Questa volta gli oggetti di scena e i costumi, coprotagonisti nelle coreografie aeree, ci parlano dei personaggi, delle loro individualità, del loro ruolo sociale, della loro rappresentazione allegorica o simbolica, delle loro aspirazioni ideali verso l’infinita luce del Paradiso. Ed è in Paradiso che Pellisari raccoglie la sua poliedrica sapienza e con la solida immaginazione di Mariana Porceddu, incarna il complesso universo filosofico e teleologico di Dante nella meravigliosa concretezza visiva dell’arte contemporanea. Kandisnki, Magritte, Dalì, Mondrian sono solo alcuni degli ispiratori di questo sogno di stupefacente bellezza, dove Pellisari ci conduce con passo certo nella sofisticatezza sonora della musica contemporanea. Ispirato al Teatro delle Meraviglie della scena rinascimentale e barocca italiana e dai linguaggi dell’arte del Novecento, sostenuto dalle attuali risorse tecnologiche, Emiliano Pellisari, autore di questa performance totale, è l’inventore di un’arte coreografica unica, al crocevia tra magia, illusione e circo
12 OTTOBRE | ORE 21.15
SARNANO | LOGGIATO DI VIA ROMA
Sparse Festival
Tournée Da Bar
MACBETH
da William Shakespeare
con Davide Lorenzo Palla, Irene Timpanaro
musiche e accompagnamento dal vivo di Tiziano Cannas Aghedu
traduzione e adattamento Davide Lorenzo Palla
scenografia Michele Ciardulli
costumi Anna Coluccia
regia Riccardo Mallus
In questo dramma, chiamato dai teatranti “la tragedia scozzese” a causa delle superstizioni che lo accompagnano, viene evocato un mondo magico al confine tra il fantasy, l’horror e la black comedy. La storia ruota attorno alla follia e la solitudine di un uomo che riceve una premonizione che ha tutto il suono dell’anatema ed al suo turpe viaggio verso il raggiungimento del trono, e si conclude con la sua solitaria lotta contro la maledizione della magia che sembrava illuminarlo ed invece lo ha accecato Uno spettacolo che alterna momenti comici, lirici e drammatici in cui il pubblico è coinvolto direttamente e accompagnato dagli attori all’interno dei segreti che si nascondono tra le righe di questo grande classico shakespeariano. Le vicende narrate, agite e raccontate da due moderni menestrelli, portano lo spettatore a riflettere su quanto la brama di potere possa portare alla follia, e su come anche la più alta carica possa rappresentare una condizione di nefasta sciagura se per raggiungerla ci si sporca le mani di sangue. La musica accompagna lo spettacolo e funge da vero e proprio elemento drammaturgico e di racconto, spaziando tra le sonorità dei lm horror, tappeti sonori da incubo e strambe ninne nanne notturne che tolgono il sonno.
13 OTTOBRE | ORE 17
FABRIANO | TEATRO GENTILE
Peep Arrow
FULL MONTHY
di Terrence McNally e David Yazbeck
con Paolo Conticini, Luca Ward, Gianni Fantoni, Jonis Bascir e con Nicolas Voporidis
adattamento e regia Massimo Romeo Piparo
Nel 1997, il film fu campione d’incassi e premio Oscar, ironizzando sulla crisi che in quegli anni colpiva l’Inghilterra; nel 2000 il film diventava musical teatrale, rappresentato con enorme successo nei palcoscenici di tutto il mondo. Oggi il tema dello spettacolo, la crisi e la voglia di darsi da fare per reinventarsi tornano di grande attualità e la PeepArrow Entertainment, porta in scena la vicenda dei disoccupati spogliarellisti più amata e applaudita di tutti i tempi. L’edizione on stage di The Full Monty è realizzata con un di un grande allestimento. La vicenda vede protagonista un gruppo di operai disoccupati che vivono nella periferia industriale di una grande città, divisi tra la passione per il calcio e un salario da re-inventare. I sei operai si imbarcano in un’impresa fuori dall’ordinario per raggranellare un po’ di soldi necessari per le rispettive incombenze: allestire uno spettacolo di spogliarello maschile. L’allenamento e le prove cui si sottopongono permettono loro di ritrovare fiducia in sé stessi, e tutti i loro sforzi per riscattarsi culminano in un gioioso e liberatorio striptease che segna per ciascuno di essi l’inizio di una nuova vita. Tra amarezza e ironia, canzoni e hit famosissime, si snoda uno spettacolo divertente e intelligente, che è diventato un cult e sarà l’appuntamento imperdibile di questa stagione teatrale.
13 OTTOBRE | ORE 17
SAN SEVERINO MARCHE | TEATRO FERONIA
VA TUTTO BENE
di e con Max Giusti
Con il suo caratteristico stile dinamico, Max ci invita a seguirlo in un viaggio comico di circa due ore, un susseguirsi di monologhi e aneddoti vissuti che rimbalzano in un continuo ping pong fra ieri e oggi. L’alternarsi fra ciò che è stato e la vita frenetica e smart dei giorni nostri, paleserà quanto è cambiato il concetto di quotidianità basato sul lavoro, il tempo libero e i rapporti interpersonali. Ad esempio, il bombardamento sistematico di offerte on line ha influenzato fortemente le nostre scelte su dove e quando andare in vacanza, come tenersi in forma, cosa acquistare. Oppure i numerosi programmi televisivi di cucina hanno rivoluzionato la quotidianità cambiando completamente il concetto di “casareccio”. E ancora, i social o le nuove mode hanno cambiato i metodi di relazionarsi all’altro sesso, soprattutto per chi, avendo circa 50 anni, era abituato a tutt’altro… E l’italiano medio, che sia critico, polemico o pigro, come reagisce a tutto questo? Semplice, l‘italiano glisserà con la consueta espressione a metà strada fra il sarcastico e lo scaramantico: “va tutto bene”. Sì, perché è questa la frase che esorcizza tutto e che ci ricorda quanto, in fondo, siamo in grado di lasciarci le cose alle spalle -magari- facendoci anche una risata sopra. Tra un capitolo e l’altro non mancheranno ovviamente i vari personaggi interpretati da Max che tutti conosciamo, tratti dal mondo della tv e della musica leggera. L’ appuntamento è a teatro. State tranquilli… andrà tutto bene!