Non lo scopriamo certo noi come le api siano fondamentali per il presente e per il futuro del pianeta. E finalmente arriva una bella notizia dalla nostra regione, più esattamente dall’appennino nella zona ovest delle Marche.
Sono stati infatti aperti venti nuovi alveari nel Fabrianese, in un vero e proprio “santuario” della biodiversità! Luca Bianchi, apicoltore-agricoltore trentenne, è l’artefice e il custode di questo patrimonio. L’evento di rilascio si è svolto, non a caso, nella “Giornata mondiale dell’ambiente”, in occasione della Frasassi Experience, tappa del Grand Tour delle Marche promosso da Tipicità ed Anci Marche in collaborazione con la Regione Marche.
Il progetto di rilascio delle api nasce dalla collaborazione tra il Grand Tour delle Marche ed AWorld, la app selezionata dalle Nazioni Unite per combattere il cambiamento climatico. Un’intuizione promossa in collaborazione con una importante banca nazionale project partner del Grand Tour delle Marche, come segnale e contributo concreto alla salvaguardia del pianeta attraverso un sistema misurabile di coinvolgimento collettivo orientato a favorire comportamenti virtuosi.
L’Azienda agricola Luca Bianchi produce, confeziona e commercializza prodotti dell’alveare di propria produzione. Prodotti che fanno parte della tradizione marchigiana, nati dalla passione e dalla massima cura che viene loro riservata.
Ogni prodotto è diverso dall’altro: una garanzia che ogni miele viene prodotto in maniera artigianale, naturale artigianale, naturale, rispettando l’ambiente e le api. Chi utilizza questi mieli in cucina, ha la certezza della massima trasparenza di ciascun vasetto, dal fiore alla tavola, i nostri mieli li conosciamo in maniera impeccabile.
Ogni luogo ed ogni periodo della stagione hanno un proprio miele caratteristico; ogni miele ha il suo abbinamento più azzeccato. Assaggiando questi mieli si possono assaporare le diverse fioriture della zona montana della regione Marche.
L’IMPORTANZA DELLE API E DEL MIELE
In occasione della Giornata Mondiale delle Api, indetta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e che si celebra il 20 maggio, i quattro Consorzi apistici della Regione Marche hanno rinnovato l’appello alla salvaguardia di questi insetti preziosi ma in grande pericolo, così come lo è la produzione di miele made in Marche.
“La produzione di miele negli ultimi 5 anni – affermano i presidenti provinciali – ha subito progressivamente un forte calo fino ad arrivare nel 2021 ad una perdita intorno all’80%: se ogni alveare 10 anni fa produceva 35/40 kg di miele in media, si è scesi nel 2021 fino a 8/10 kg. Le api sono in sofferenza a causa anche del cambiamento climatico. Negli ultimi anni si sono registrati inverni poco freddi, primavere e fioriture anticipate, ritorni di freddo ad aprile, estati troppo calde e soprattutto grande siccità, il tutto accompagnato da eventi atmosferici estremi come le grandinate o il vento continuo. Tanto che le piante non riescono più a produrre il prezioso nettare che poi le api trasformano in miele. Inoltre, questi preziosi insetti sono dei veri e propri indicatori ambientali. Se l’ambiente è in forte difficoltà, le api sono le prime a subirne le conseguenze. E gli apicoltori non solo ogni anno raccolgono sempre meno miele, ma devono far fronte a tutte le difficoltà e cercare di non far morire le proprie api”.